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L’ultima impresa di Piero Fassino

Tutti ricorderanno la sceneggiata di Piero Fassino in parlamento, quando sventolando la sua busta paga dichiàrava quasi piangendo che col misero stipendio da parlamentare non ce la fa a campare. Forse per dimostrare praticamente che col suo povero stipendio non si può permettere neanche di fare un regalino alla moglie, il 15 aprile nell’area commerciale dell’aeroporto di Fiumicino, s’è rubato un profumo del valore di circa cento euro

Beccato sul fatto dal sorvegliante, Fassino ha dichiarato che il profumo l’aveva semplicemente “appoggiato nella tasca della giacca”

Molti suoi colleghi hanno rubato milioni, ma lui è talmente miserabile da rubare un centinaio di euro. Ma quello di essere un ladruncolo non è il suo difetto peggiore. Ricordiamo che Fassino sostiene il boia Netanyahu e i nazisti ucraini. Molti non sanno che quando era segretario del PCI a Torino fu soprannominato “spione di questura” perché ogni mattina portava in questura i nomi degli “operai estremisti”, vale a dire di quelli che erano alla testa delle lotte nelle fabbriche torinesi. Diversi anni dopo fu insultato e cacciato dal corteo del primo maggio a Torino insieme col suo compagno di merende Fausto Bertinotti. Insomma, è proprio una merdaccia, come direbbe Paolo Villaggio…

Aldo Calcidese – Circolo Itinerante Proletario “Georges Politzer”

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