piero sansonetti non si smentisce mai

Non avremmo voluto scrivere nulla circa la dipartita, alla bella età di ottantasette anni, del filosofo torinese Gianteresio Vattimo detto Gianni avvenuta lo scorso martedì diciannove settembre presso l’Ospedale degli Infermi di Rivoli, una città della seconda cintura del capoluogo piemontese.

Gianteresio Vattimo detto Gianni con il suo compagno di vita, Simone Caminada

Purtroppo, un articolo redazionale apparso sull’edizione del sabato successivo del quotidiano l’Unità ci obbliga a rivedere la decisione: non si può tacere sulle assurde accuse che vengono indirizzate all’ex europarlamentare prima per i Democratici di Sinistra, poi nelle file dell’Italia dei Valori.

Negli ultimi anni si era avvicinato al Partito Comunista il cui presidente onorario è il suo conterraneo Marco Rizzo: proprio questi ha pubblicato un ricordo che qui riprendiamo dal numero cinque del Bollettino pubblicato dal sito del giornale del partito “La Riscossa”.

«Un ultimo saluto a Gianni Vattimo, scomparso nella giornata di ieri. Vattimo è stata una delle voci più importanti della filosofia italiana contemporanea, un personaggio libero e impossibile da incasellare negli schemi di questa società così polarizzata. Che la terra ti sia lieve».

Il corpo dell’illustre pensatore è ancora caldo che subito i quotidiani borghesi fanno a gara a sminuirne la figura, definendo la sua opera più importante “un pensiero prima che debole, pericoloso” (La Voce Repubblicana) o confondendo il suo reale antisionismo con un presunto antisemitismo (l’Unità).

Il giornale fondato da Antonio Gramsci – che, siamo certi, si vergognerebbe della linea editoriale del direttore Piero Sansonetti – lamenta che Vattimo affiancasse la causa del popolo palestinese e sostenesse il boicottaggio dell’entità sionista all’annuale Fiera del Libro che si tiene al Lingotto di Torino.

Queste due sono probabilmente le uniche cause giuste sostenute dal’ex apprtenente al Partito Radicale di Giacinto Pannella detto Marco, e successivamente ad Alleanza Democratica, il fallimentare progetto guidato da Willer Bordon attivo dal 1993 al 1997.

Il fatto che il filosofo in questione sia criticato per questi motivi dimostra inequivocabilmente la natura reazionaria e filo-imperialista del Partito Democratico: esso non è ufficialmente il padrone del giornale telematico sopra citato, ma da questo viene rappresentata comunque la linea politica.

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