crediamo che non sia il caso di creare ulteriore confusione

Il sito nazionale dei Liberali e Riformisi-Nuovo PSI – questa è la nuova denominazione assunta dai continuatori del craxismo dopo la rottura del patto federativo con Forza Italia, avvenuta a metà del mese scorso – presenta, datato venerdì due dicembre, un appello del segretario nazionale Lucio Barani.

Lo scritto in questione è una proposta di adesione alla “nuova” formazione indipendente, che come tale intende proporre propri candidati alle prossime elezioni: alle regionali – in Lombardia, Lazio e Molise – ed alle amministrative, dovunque sarà possibile.

Leggendo lo “strillo” restiamo stupiti circa chi siano gli interlocutori ricercati: «tutti gli uomini e le donne dei, socialisti e i liberali i socialdemocratici, repubblicani, i democristiani riformisti non quelli cattocomunisti che dopo il gruppo mediatico giudiziario hanno trovato o hanno creduto di trovare asilo politico in Forza Italia».

Con tutto il rispetto per il senatore sopra citato, ci domandiamo se stia scherzando o creda davvero a ciò che scrive quando definisce i socialisti rifugiatisi nelle braccia del Delinquente di Arcore “cattocomunisti”: se così fossero, il Criminale Lombardo non li avrebbe mai accolti.

Forse il Barani non allude a coloro che in precedenza avevano cementato un rapporto strettissimo – anche se, a nostro avviso, a senso unico, visto il trattamento che veniva loro riservato in occasione della compilazione delle liste elettorali – bensì a coloro che, pur ritenendosi riformisti, hanno scelto di posizionarsi accanto al Partito Democratico.

Nel formulare, ai continuatori del craxismo, i nostri migliori sinceri auguri di piena riuscita del loro progetto di ricostruzione di uno spazio politico autonomo, domandiamo loro se non ritengono sia il caso di evitare di creare ulteriore confusione in un panorama politico già di per sé complicato.

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