L’edizione di sabato trenta luglio del sito di informazione La Voce di Novara e dei Laghi dà ampio spazio – con un articolo firmato da Luca Mattioli – all’assemblea provinciale, aperta ad iscritti e simpatizzanti, tenuta dal Partito Democratico al circolo della Bicocca.
All’interno dello scritto si possono leggere svariate dichiarazioni del parlamentare ossolano, membro della segreteria nazionale sedicente democratica e del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, Enrico Borghi.
E’ difficile trovare qualcuna di queste sulle quali si possa essere d’accordo, ma una in particolare la troviamo fastidiosa: quella che riguarda «il rischio di disinformazione e di manipolazione e della creazione di fake news, con anche attacchi ciberneci i e informatici da parte di Russia e di Cina».
Siamo certi che, quanto a dis-informazione, il “signore” se ne intenda: se non altro perché la sua lunnghissima carriera politica lo ha visto membro della Democrazia Cristiana, poi del Partito Popolare Italiano, ed infine di Democrazia e Libertà, prima di entrare nel progetto veltroniano.
Sicuramente avrà avuto chi gli ha racontato di come le campagne elettorali venivano pagate – in funzione anticomunista – dai dollari provenienti da Washington District of Columbia e servivano a dipingere i “rossi” come pedofagi al soldo dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
Dall’alto di questa esperienza pluridecennale, costui può ben urlare al pericolo di inquinamento delle elezioni da parte di potenze straniere: in fondo egli ha passato l’intera vita politica in soggetti al soldo dell’amministrazione statunitense.