ventimiglia: 5.000 in corteo. immagini e cronache (da proletari comunisti)

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Ventimiglia, alla frontiera per urlare il “no” all’Europa anti-migranti

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I manifestanti tracciano con la vernice le scritte “No Border” e “Welcome”

«No border no nations, stop deportation», urlano i manifestanti mentre al megafono uno degli organizzatori scandisce: «Diciamo no al governo razzista di Salvini, all’Europa fortezza, alle politiche criminali dei governi europei che sacrificano vite umane. Si sta compiendo un genocidio ai nostri confini e un genocidio nel Mediterraneo. Vogliamo il permesso di soggiorno europeo».

Imperia – «Basta lager di Stato», «Accogliere e proteggere chi fugge da guerre e persecuzioni». Sono alcuni degli slogan gridati ed esposti a Ventimiglia durante il corteo per la libera circolazione dei migranti in Europa, per l’istituzione di un passaporto europeo e un’Europa senza confiniImperia – «Basta lager di Stato», «Accogliere e proteggere chi fugge da guerre e persecuzioni». Sono alcuni degli slogan gridati ed esposti a Ventimiglia durante il corteo per la libera circolazione dei migranti in Europa, per l’istituzione di un passaporto europeo e un’Europa senza confini.

Sono arrivati da città del Nord Italia, dalla Francia e dalla Spagna. È stato un corteo pacifico, presidiato da un nutrito gruppo di forze dell’ordine. La manifestazione è partita dal piazzale di fronte al cimitero, ha attraversato via Tenda, imboccando largo Torino, il ponte sul fiume Roja: luoghi simbolo, dove sono avvenuti gli sgomberi dei migranti che si accampavano prima di provare a superare la frontiera francese
A conclusione della manifestazione davanti al palazzo comunale è stato esposto un cartello con i nomi di alcuni migranti morti mentre cercavano di superare le frontiere in Europa. Non sono mancati attacchi all’attuale governo italiano, con slogan del tipo «Apriamo i porti, affondiamo il governo» oppure «Meno Salvini, più salvati». E attacchi al governo francese di Macron. Attacchi anche al Pd, all’ex ministro dell’Interno Minniti e all’attuale sindaco della città di confine, Enrico Ioculano, contestato per una vecchia ordinanza che vieta di somministrare cibo e bevande ai migranti per strada.Ventimiglia città aperta è una piattaforma che continuerà.

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