Lunedì sedici novembre si tiene – a partire dalle ore 17:00, presso il salone Tartara, sito in piazza Castello, a Casale Monferrato (Al) – un’assemblea generale pubblica sul tema della vertenza amianto; ad organizzare l’iniziativa è l’Associazione Familiari e Vittime dell’Amianto (Afeva), in collaborazione con i sindacati confederali.
Ad aprire la giornata – dopo un momento di raccoglimento in memoria delle vittime degli attentati terroristici che hanno colpito Parigi venerdì tredici ultimo scorso – è chiamato Luigi Ferrando, della Uil provinciale: questi spiega la strutturazione del convegno, per poi cedere la parola a Bruno Pesce, coordinatore dell’Afeva, per la relazione introduttiva.
Questi inizia comunicando ufficilamente, alle centinaia di presenti, ciò che a chi scrive era stato poco prima comunicato direttamente dall’interessata: Romana Blasotti Pavesi si dimette – dalla carica di presidente dell’associazione – “per lasciare spazio – queste le sue parole – ai giovani”.
Nel prosieguo del suo intervento, il sindacalista della Cgil afferma: “non possiamo mollare questa lotta: ce lo chiedono i morti di mesotelioma, che qui sono uno alla settimana, ed i malati che attendono di vedere potenziato il reparto oncologico dell’ospedale di Alessandria”.
A seguire hanno luogo le tre relazioni: per primo tocca al sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Gianfranco Colace, che informa circa le questioni concernenti il processo Eternit bis; successivamente la sindaco della città, Concetta Palazzetti detta Titti, spiega a che punto siamo con la questione delle bonifiche dei 172 siti censiti sul territorio comunale; infine interviene la dottoressa Federica Grosso, responsabile dell’Unità funzionale interaziendale mesotelioma (Ufim) presso gli ospedali di Casale e Alessandria.
Dopo l’intervento del sindacalista Nicola Pondrano, della Cgil, che illustra l’andamento di un presidio, avvenuto a Roma lo scorso mercoledì undici per chiedere la modifica del testo sul decreto per l’indennizzo alle vittime civili del mesotelioma – quello che valuta la vita di un malato la vergognosa cifra di Euro 5.600,00 (cinquemilaseicento/00) – i lavori vengono conclusi da Marcello Maggio, segretario della Cisl Piemonte.