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Mark Bernardini – Notizie dalla Russia

Notizie dalla Russia di lunedì 24 giugno. Dichiarazione dell’ambasciata russa in Italia

“Il 15 giugno, durante la cosiddetta Conferenza della pace svoltasi in Svizzera, il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani ha detto di essere pronto a “mandare un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev. Senza questi aiuti l’Ucraina non potrà portare avanti la ricostruzione”. Un politico di esperienza come Tajani non si è reso conto che appariva del tutto fuori luogo parlare di invio di armi in un contesto in cui si doveva parlare di negoziati di pace

Evidentemente i numerosi impegni della sua agenda politica gli hanno giocato un brutto tiro. Pensava di trovarsi a una riunione della NATO. O più probabilmente si è trattato di un lapsus freudiano che ha rivelato il vero significato della politica aggressiva dell’Occidente verso la Russia.”La sedicente Conferenza di pace organizzata da Zelensky e dai suoi padroni occidentali ha rivelato dove nascono i piani di guerra. Il 22 giugno in Russia è “la Giornata della Memoria e del Dolore”. Il 22 giugno 1941 iniziava l’aggressione della Germania nazista all’Unione Sovietica. Alla Germania si sono poi aggiunti altri paesi aggressori. La Romania, l’Italia, la Slovacchia, la Finlandia e altri paesi. A mezzogiorno del 22 giugno il Commissario del Popolo per gli Affari esteri Molotov pronunciò alla radio una frase che resterà nella storia. “La nostra causa è giusta. Il nemico sarà sconfitto. La vittoria sarà nostra.” L’Unione Sovietica ha avuto una perdita di vite umane pari a 26 milioni e 600 mila. Di queste, 7 milioni e 420 mila trucidati dai nazisti nei territori occupati, 4 milioni e 700 mila morirono di stenti a causa delle terribili condizioni imposte dall’occupazione nazista, 5 milioni e 200 mila furono deportate nella Germania e in altri paesi alleati dei nazisti tedeschi. In un rapporto dal titolo “20 anni di euro” sono apparse le cifre che indicano quali paesi hanno avuto vantaggi e quali svantaggi dall’introduzione dell’euro. L’Italia risulta essere il paese più danneggiato dall’introduzione della moneta unica europea, con una perdita di 4300 milioni bruciati. Nessuno peggio di noi. La Germania invece ha avuto un guadagno di 1.893 milioni di euro. L’Italia ha avuto una perdita di 76.305 euro per abitante, la Germania un guadagno di 23.116 euro per abitante. Il 14 giugno il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che “la minaccia alla pace non viene dalla Russia ma dall’aggressività sempre crescente degli Stati Uniti e dei loro alleati”. Intanto riceviamo la notizia che il colosso petrolifero francese Total si trasferirà a New York. In pratica Total non sarà più francese ma americana. Anche in Germania va avanti una subordinazione crescente a Washington che sta portando alla rovina l’economia tedesca. Per quanto riguarda la “competitività economica”, oggi quella tedesca si trova a metà strada fra il Lussemburgo e la Thailandia. La Merkel era riuscita a mantenere la Germania nei primi 10 posti, mentre adesso rientra a stento nei primi 30. Le sanzioni e la subordinazione a Washington hanno determinato il disastro tedesco. Islanda e Barhein oggi sono più competitivi della Germania. Il debito tedesco ha avuto un’impennata impressionante, due trilioni e 400 milioni di euro, mentre i soldi si spendono soprattutto per la guerra. “Il popolo italiano non è mio nemico”. Questo è il titolo di un manifesto apparso a Donetsk, che oggi fa parte della Federazione Russa. Il popolo russo sa distinguere i popoli dai governi. È un bellissimo messaggio di amicizia e di pace.

Aldo Calcidese – Circolo Itinerante Proletario “Georges Politzer”

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