C’è un giudice a New York!
Dopo la vergognosa sentenza della Corte costituzionale italiana, mi sembra opportuno fare un confronto con quello che è successo in altri paesi. Pur essendo il regime statunitense un regime capitalista come quello italiano, non si può non rilevare che le toghe americane non si sono dimostrate completamente asservite al potere politico come quelle italiane.
A ottobre, per esempio, hanno emesso un verdetto che smonta la narrativa vigente sui vaccini. Hanno stabilito l’illeggittimità dei licenziamenti di coloro che non si sono sottoposti all’iniezione anti-covid. I dipendenti pubblici cacciati da Bill De Blasio, ex sindaco di New York, non solo sono stati riammessi, ma l’amministrazione dovrà pagare loro anche gli stipendi arretrati.
La magistratura indipendente, al contrario di quella italiana, ha ritenuto che le limitazioni delle libertà individuali, tra le quali rientra l’obbligo vaccinale, siano incompatibili con i principi costituzionali degli Stati Uniti. Esattamente il contrario di quanto disposto dalla Corte costituzionale italiana dove però, fra i giudici che hanno ritenuto valido il green pass, c’è anche l’ex consigliere giuridico di Mar io Draghi, uno degli ispiratori delle misure contestate.
La magistratura americana ha invece stabilito che “essere vaccinati non impedisce a un individuo di contrarre o trasmettere il covid”, quindi sospendere dal lavoro e dallo stipendio una persona non ha alcuna giustificazione medica. Da questo confronto risulta evidente come è ridotto ormai il nostro Paese, una democrazia di serie Z, un regime autoritario dove le forze eversive si trovano al vertice dello Stato e chi dovrebbe fare rispettare la Costituzione la viola continuamente.
Aldo Calcidese – Circolo Itinerante Proletario “Georges Politzer”