Il ventisette gennaio è il giorno in cui si celebra la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati della gloriosa Armata Rossa sovietica: una verità incontrovertibile, anche se indegnamente calpestata da un attorucolo che, pur di vincere un Oscar, fece entrare – in un suo film – dai cancelli un carrarmato statunitense.
Quest’anno capita che, in coincidenza con la Giornata della Memoria – così è stata battezzata la ricorrenza – si svolge a Cogoleto, un Comune della area metropolitana di Genova, anche un evento assai meno importante, ma ugualmente significativo dal punto di vista politico: il Consiglio comunale.
Intendiamoci, i due avvenimenti sono incomparabili: uno è di respiro mondiale, l’altro attiene alla sfera di una cittadina di circa novemila abitanti sconosciuta ai più; eppure anche questo estremo lembo ponentino della provincia genovese riesce, in questa occasione, a ritagliarsi un momento di notorietà, anche se solo nazionale.
Accade in occasione della votazione di un provvedimento attinente il bilancio di previsione del Comune: tre rappresentanti dell’opposizione – Valeria Amadei, Francesco Biamonti, e Mauro Siri – hanno la bella pesata di alzare la mano a modo loro, tendendo cioé il braccio nel così detto “saluto romano”.

Questi tre assai poco “signori” – facenti parte delle cricche Fratelli d’Italia (Amadei), Lega Salvini Premier (Biamonti), e formalmente indipendente (Siri) – devono essere perseguiti per legge, l’apologia di fascismo è un reato gravissimo, e cacciati per sempre da ogni pubblico ufficio per assoluta ed ingiustificabile indegnità.
Tamto più che questi assai poco “signori” sono spalleggiati dai loro partiti: se Fratelli d’Italia ha almeno la decenza di tacere, la reazione dei vertici regionali salviniani, con la sospensione del reprobo nell’attesa che vengano acclarati «comportamenti non accettabili per il nostro movimento che nasce con radici diverse, valuteremo l’espulsione. La Lega da sempre sostiene i valori della Repubblica e della Resistenza», suona davvero ridicola.
Non solo perché basta dare un’occhiata alla foto sopra pubblicata per togliere qualunque dubbio, ma soprattutto in quanto la dichiarazione – che noi riprendiamo dalla pagina presente su una nota rete sociale – rilasciata dal commissario regionale leghista all’emittente Primocanale contiene una evidente rovesciamento della realtà: lorsignori da sempre sono contro l’Italia, si ricordi che la loro ragione sociale originale è Lega Nord per l’Indipendenza della Padania, e da altrettanto tempo sono alleati dei fascisti.