Qualcuno ricorda l’operazione “Triangolo”?
Certo non è facile districarsi nella miriade di provvedimenti giudiziari che hanno interessato il Terzo Valico ma per fortuna l’archivio del nostro sito viene in aiuto a chi vuole rinfrescarsi la memoria.
Il processo scaturito da quell’operazione è entrato ieri nel vivo con la prima udienza davanti al Tribunale di Alessandria.
Pubblichiamo l’articolo di Irene Navaro tratto da alessandrianews.it.
Processo per traffico illecito rifiuti, oltre cento testimoni
Diciannove imputati, oltre cento testimoni. Sta per partire il processo a carico di imprenditori e autotrasportatori della provincia per reati legati allo smaltimento rifiuti, finiti nell’inchiesta “Triangolo”. Sarà nominato un perito per le trascrizioni delle intercettazioni. A giugno le prime udienze
ALESSANDRIA – Dopo diversi rinvii per motivi tecnici, sta entrando nel vivo il processo a carico di diciannove tra imprenditori e autotrasportatori della provincia di Alessandria, coinvolti a vari titolo nell’inchiesta condotta dai carabinieri del Noe e dal corpo Forestale dello Stato su incarico della procura antimafia di Torino per reati inerenti al traffico illecito di rifiuti, denominata “Triangolo”. Ieri si è tenuta un’udienza filtro, utile per fissare un lungo calendario di date (da giugno 2018 fino ad aprile 2019).
Saranno ascoltati un centinaio di testimoni, chiamati a rendere ricostruire i traffici per lo smaltimento e trasporto di rifiuti tra basso Piemonte, Liguria e Lombardia.
In aula, davanti al giudice Seddaiu, come imputati saranno chiamati Giorgio e Alberto Franzosi, titolari del gruppo edile omonimo; Valerio Bonanno, alla guida della Sap; Ugo Busi e Daniela Busi, a capo della Busi Ugo di Castelceriolo (Alessandria); Francesco Paolo Caovilla, di Sarezzano, dipendente della Franzosi Cave; Ines Capuana, residente in Svizzera, già amministratore della Ecoge di Genova; Alessandro Cavanna, di Sant’Olcese (Genova), gestore della Ecoge insieme a Gino Mamone, residente ad Avolasca e marito della Capuana, anch’egli a processo; Sandro Gandini e Andrea Gandini, padre e figlio di Voghera, titolari della Autotrasporti Gandini e della Eurosabbie; Francesco Ruberto e Daniele Ruberto, padre e figlio alla guida delle aziende Idrotecnica, Ruberto Scavi, Ruberto Spa e Immobiliare Patrizia, indagati insieme a Patrizia Guarnieri, moglie di Francesco Ruberto e titolare della Edilderthona; Giorgio e Christian Perasso, di Arquata Scrivia, autotrasportatori; Mansueto Serreli, di Alessandria, gestore della ex cava Vidori di Tortona per conto di Ruberto; Loredana Zambelli, di Serravalle Scrivia, responsabile del laboratorio Biogest di Novi Ligure; Laura Zerbinati, di Druento (Torino), consulente del gruppo Ruberto.
Il ministero dell’Ambiente si è costituito parte civile. Dall’inchiesta era emerso come in cave e cantieri del tortonese e dell’alessandrino fossero state depositate senza le necessarie autorizzazioni, una serie di terre e rifiuti provenienti da altri cantieri, per lo più stradali e ferroviarie.
Il prossimo 12 dicembre il giudice conferirà l’incarico ad un perito per la verifica delle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche.
La prima udienza vera e propria è fissata per il 19 giugno 2018. A ritmo di un’udienza al mese, è già stato fissato il calendario fino al 23 aprile 2019.